Come in sogno, con gli occhi a livello dell’erba, il prato si popola di presenze surreali:
divinità classiche, pesci, automobili, cani, gatti, navi, eroi dei fumetti, cappelli, guanti, motociclette, maschere di carnevale, aerei, scarpe.
Mondi paralleli, invisibili, raccolti in tavolette di legno 31×31, in uno scenario minimo, uno skyline d’erba tra la terra e il cielo, dove icone e figurine dimenticate rivivono in uno spazio fantastico, fuori dal tempo: un Erbario Onirico.
Un lavoro certosino, realizzato con grande naturalezza e tecnica mista – olio, acrilico, china, matita, penna, pennarello, collage, graffio, spugnature, verniciatura.
Il risultato è un’opera modulare, combinatoria, una serie di finestre sull’inconscio collettivo, da guardare e rimescolare a piacere, in modo sempre diverso, sempre nuovo, per cogliere la ricchezza che la dimensione onirica ci offre quando andiamo al di là dei sogni di grandezza e assumiamo il punto di vista di una formica.